A capo chino, lentamente avanza.
Risuonano i passi sul viale alberato.
Tra i rami, frenetici uccelli danzano.
La città inquieta è a valle.
Vaga il ricordo,
a lei che stringeva,
quando la rese madre;
alle trecce ben pettinate
dei giorni della scuola.
Alte porte, ai lati delle scale.
Oltre, divise azzurre.
E, finalmente, la stanza.
Un largo sorriso,
Lo sguardo perso e fatuo.
Ingoiando una lacrima,
farà ancora, dei suoi capelli,
trecce ben pettinate.
Annalisa Soddu
18/4/2014
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Una Poesia dedicata alla Madre tra le più commoventi e sensibili che io abbia mai letto.
RispondiEliminaComplimenti sinceri dal profondo del cuore...Dottoressa Annalisa Soddu!