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Il fuoco di Lorenzo : anteprime

"IL FUOCO DI LORENZO" su www.ilmiolibro.it . € 9

Disponibile anche in formato ebook a 2,99 euro su www.ilmiolibro.it, su Amazon e sugli altri stores
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Storia di B.

B. è bello; ha un gran paio d’occhi verdi con le pagliuzze color miele, i capelli biondo scuro e un sorriso bianchissimo che intenerisce. È molto alto e ben proporzionato, anche se ultimamente è ingrassato tanto.
Il suo sangue è sangue dell’Est.
Aveva già due anni quando fu adottato da una coppia di brave persone, che gestivano una tenuta agricola di molti ettari, nella bella campagna sarda, ricca di olivi.
Dallo stesso orfanotrofio, un anno dopo, arrivò in quella famiglia una bimba; perciò, nel giro di un anno, B. si trovò, da solo che era, ad avere una famiglia composta da tre persone, più uno stuolo di nonni, zii, cugini e affini, che lo accolsero come un principe.
Quando si nasce con la sfortuna addosso, è difficile scollarsela; così, dopo due anni dal suo ingresso in quella casa, B. si ritrovò nuovamente orfano di madre: la sua seconda mamma, infatti, se ne andò portata via da un tumore.
B. e la sorella andarono a vivere dai nonni, perché il padre, già infartuato e dovendo gestire la tenuta, non aveva le forze e il tempo di accudirli.
Dopo un altro anno il padre di B. conobbe una brava signora, molto più giovane di lui; aveva studiato da infermiera, era stata a Cagliari e poi era rientrata in paese. Sapeva fare tutto, dalle flebo alle medicazioni, dai dolci agli sformati, dall’allevare i maiali a dar da mangiare alle galline, ed aveva anche un cuore d’oro.
La moglie ideale, per un padre di famiglia.
Così, B. ritornò a casa; la famiglia si ricompose e tutto, apparentemente, ritornò normale.
Trascorsero alcuni anni, e furono anni sereni; B. cresceva come tutti i suoi coetanei. Era bellissimo e molto alto; intraprese gli studi all’alberghiero, perché era appassionato di cucina. Appena cominciati, ecco i primi sintomi: comparvero delle allucinazioni uditive, voci insistenti di persone inesistenti che gli dicevano cose orrende: ammazza i tuoi familiari, prendi i coltelli, ammazzati, buttati, buttati, buttati…
...(Prosegue ne "Il fuoco di Lorenzo")

(Storia pubblicata ne "Il fuoco di Lorenzo", ed. Ilmiolibro.it)

Storia di F.

La storia di F è una storia di malasorte. Nasce trent’anni fa, primogenito di due bimbi bellissimi in una famiglia della buona borghesia; padre laureato, madre che sceglie di stare a casa, come era più normale in quegli anni e in quei luoghi. La prima infanzia è quella di tanti altri bimbi: i giochi, la scuola con risultati brillanti, come si conviene al figlio di un professionista, un’educazione un po’ altezzosa, nella consapevolezza di essere figlio di qualcuno che conta. Una certa prepotenza nel relazionarsi con gli altri. Ma è sempre un bambino, bello e sereno. Ad undici anni sviluppa delle ossessioni: morsica i propri polsi fino al sangue, più e più volte, pur essendo consapevole dell’orrore di tale fatto, ma costretto da un impulso mostruoso più forte della sua piccola volontà di bambino. Subito le cure, la scuola continua con fatica; e un’estate, mentre lui è a casa malato della sua terribile e spaventosa ossessione, arriva la seconda tragedia: la sorellina, di due anni più piccola, in gita insieme agli zii per non dover subìre troppi disagi a causa della malattia del fratello, muore in un incidente stradale. La famiglia è annientata, F. peggiora vistosamente; in casa solo lacrime. La madre non canta più, non ride più. Ma F. sta troppo male, e lei raccoglie le sue misere forze e continua suo malgrado a vivere, così come il padre. Si riprende il giro degli specialisti, degli ospedali, continua l’emorragia di soldi nel pellegrinaggio incessante alla ricerca del miracolo... (Prosegue ne "Il fuoco di Lorenzo")

(Storia pubblicata ne "Il fuoco di Lorenzo", ed. Ilmiolibro.it)


La signora G.

La signora G. è madre di tre bei bambini paffutelli.
Lei, invece, assomiglia ad uno scheletro vestito e con una parrucca biondo platino sul cranio.
Suo marito è un povero cristo con l’aria afflitta. È lui che mi ha chiamato. È in preda alla disperazione perché la situazione familiare è diventata ormai insostenibile.
La signora G., infatti, è completamente pazza e rifiuta le cure. Non si occupa dei bambini e di lui non vuole più sapere nulla.
Va in giro a chiedere soldi e a dire che lei vuol fare la sua vita libera insieme al cantante Gigi D’Alessio che le parla al di là della finestra ed è innamorato di lei, ovviamente ricambiato.
Naturalmente Gigi D’Alessio, che vive in tutt’altra regione ed è felicemente accoppiato, è completamente all’oscuro di tutto ciò.
Perché il marito chiama me? Semplice: sono l’ultima, al momento, di una lunga serie di psichiatri che l’hanno vista, le hanno prescritto terapie e sono rimasti totalmente inascoltati. Pian piano, si sta facendo conoscere da tutti gli specialisti della città...
(Prosegue ne "Il fuoco di Lorenzo")

(Storia pubblicata ne "Il fuoco di Lorenzo", ed. Ilmiolibro.it)

Simone Cristicchi, "Ti regalerò una rosa"



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