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domenica 23 novembre 2014

Lei mi chiede perché comprai la pistola

"Lei mi chiede perché comprai la pistola.
Erano entrati i ladri in casa già alcune volte; sempre quando non c'era nessuno. Eh sì, perché se fossero entrati di notte, per esempio, non sarebbero passati inosservati. Il mio secondogenito non dormiva mai. Mai, né di giorno né di notte. Questo da quando si era ammalato di quella psicosi maledetta che non accettava e non voleva curare. Rifiutava qualunque medicina. Non usciva mai perché pensava che tutti lo spiassero e ce l'avessero con lui. In casa, però, si sfogava con noi. Non nel senso di confidarsi per cercare sollievo, ma che si sfogava SU di noi. Ci riteneva la causa delle sue disgrazie e ci aggrediva, prima con le parole e col tempo anche con la violenza fisica. Soprattutto infieriva sulla madre.
Il sette dicembre mi aggredì, mi afferrò per il bavero e iniziò a strattonarmi, mi sollevò di qualche centimetro, urlando che me l'avrebbe fatta pagare. Mi trovai la pistola in mano e sparai.
Erano solo cinque giorni che avevo quella pistola".