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giovedì 28 marzo 2013

Sigmund, come sei lontano…


Sigmund, come sei lontano…


La dottoressa A.S.
Sedicente futura psichiatra
Oggi vide un folle nel vulcano della propria crisi.
Ebbe terrore della sua violenza.
Eppure, per un ragazzo occhi e barba,
il nome del folle era “Stella”;
posava la fronte sulla sua fronte,
sebbene egli fosse sporco di sangue
e la sua follia facesse ribrezzo.
Io non raccolsi la sua ciabatta,
quasi potesse inquinarmi.
A prudente distanza dal lettino,
dove guizzavano ribelli i muscoli incatenati,
restai a chiedermi se fosse il genere di pazienti
con i quali avrei voluto dividere la vita.

Quello sguardo perso in pensieri sgangherati
E la bocca sdentata.

A.S. 1991 – I rev. 1994 – II rev. 2011
(Pubblicato ne "Il fuoco di Lorenzo", ed. ilmiolibro - www.ilmiolibro.it)

Andrea



Andrea


Andrea, di vent’anni.
Affetto da morbo di Cooley.
Non contenta, la natura gli ha regalato anche il diabete
e, perla fra le perle, una malattia psichiatrica.

Hai le fossette sulle guance
Due begli occhi neri, dolci dolci.

Come si fa a non amarti?
Vorrei sapere quanto è bella la tua anima
Vorrei stare ore ed ore a contemplarla.
Vorrei che ti si potesse amare senza il timore,
senza la pietà per la tua malattia.
Come un bimbo ti terrei fra le braccia.


A.S. 1991

(Pubblicato ne "Il fuoco di Lorenzo", ed. ilmiolibro, www.ilmiolibro.it)