Visualizzazioni totali

martedì 17 dicembre 2013

Il segreto di Gianni.

Gianni ha 42 anni. È un omone massiccio e alto. Suo padre e sua madre si avvicinano agli ottanta e spesso hanno espresso la loro preoccupazione per quel figlio ammalato che, probabilmente,  si troverà presto solo. Sono molto angosciati per questo pensiero e spesso dicono che troveranno un modo per ucciderlo e uccidersi subito dopo. Hanno già chiesto a vari medici un farmaco utile allo scopo, ma non hanno avuto risposte. Gianni è ugualmente angosciato dalla paura di trovarsi solo al mondo e attraversa giorni bui nei quali piange ininterrottamente per questo motivo.
Oggi Gianni è sereno e radioso: i suoi genitori, infatti, gli hanno comunicato una notizia straordinaria, raccomandandogli di tenere il segreto per evitare che arrivi a orecchie indiscrete.  
Finalmente è stato scoperto il siero di lunga vita, che consentirà a tutta la famiglia e, in futuro -dati gli attuali costi eccessivi del siero- a tutti gli abitanti del pianeta, di vivere ancora qualche centinaio d'anni. In questo modo, nel frattempo, lui si sposerà e avrà dei figli con Susy, quindicenne canadese sua promessa sposa in attesa di diventare maggiorenne per poterlo incontrare (matrimonio combinato dai genitori e da uno zio di Gianni! ) e non sarà più solo anche quando i suoi, ormai vecchi come Noè, passeranno a miglior vita.
Adesso tutta la famiglia sorride ed è felice, i brutti pensieri si allontanano e la ricerca del medico disponibile alla dolce morte può proseguire con calma.


Inviato da Samsung Mobile

sabato 14 dicembre 2013

Stefania

Stefania balbetta,
balbetta tanto da non poter parlare.
Stefania ha il fegato malato,
un virus glielo ha consumato.
Stefania ha anche un vizio:
beve e si ubriaca,
è tanto triste da invocare la morte.
Stefania aveva quindici anni,
l’ha mangiata un orco.

Lui ora non c’è più.

Le ha donato quel virus
e, quando il vino ha bevuto la sua vita,
avrebbe forse voluto chiederle perdono;
avrebbe forse voluto tornare indietro,
a quell’età in cui
la teneva tra le braccia,
le cantava la ninna nanna
e le rimboccava le coperte.

A. S.
(Pubblicata in "Interni", TraccePerLaMeta edizioni)

giovedì 12 dicembre 2013

Fuori tema, ma molto importante

Esula dai temi di questo blog, ma solo fino a un certo punto.
Segnalo questo link e ringrazio di cuore l'autore dell'articolo e l'associazione culturale TraccePerLaMeta per la straordinaria iniziativa:
Il canto dei poeti per la Sardegna, di Luciano Piras

martedì 10 dicembre 2013

Alla faccia del DSM

- Buonasera Carlo, come sta?
- Ma vavattenne! (trad. Ma vattene via!)
- Oggi non si sente bene? Non sta facendo pipì, devo trasferirla per farle fare degli esami...
- Ma vafangulo va' (trad. non letterale : Ma vai a quel paese)
- Carlo, che le ho fatto? La sto trattando bene!
- Ma vavattenne! Vafangulo a te e chitemmuort!
(Trad. non letterale: vattene e vai a quel paese,  a te e ai tuoi cari estinti!)
...
Ecco, chissà se gli autori americani del DSM 5 (*) hanno mai conosciuto il signor Carlo...

(* DSM 5: è la versione più recente del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)