Sigmund, come sei lontano…
La
dottoressa A.S.
Sedicente
futura psichiatra
Oggi
vide un folle nel vulcano della propria crisi.
Ebbe
terrore della sua violenza.
Eppure,
per un ragazzo occhi e barba,
il
nome del folle era “Stella”;
posava
la fronte sulla sua fronte,
sebbene
egli fosse sporco di sangue
e
la sua follia facesse ribrezzo.
Io
non raccolsi la sua ciabatta,
quasi
potesse inquinarmi.
A
prudente distanza dal lettino,
dove
guizzavano ribelli i muscoli incatenati,
restai
a chiedermi se fosse il genere di pazienti
con
i quali avrei voluto dividere la vita.
Quello
sguardo perso in pensieri sgangherati
E
la bocca sdentata.
A.S. 1991 – I rev. 1994 – II
rev. 2011
(Pubblicato ne "Il fuoco di Lorenzo", ed. ilmiolibro - www.ilmiolibro.it)
Nessun commento:
Posta un commento