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sabato 17 agosto 2013

Caccia ai colpevoli

E', purtroppo, cronaca recentissima l'uccisione di un turista straniero da parte di un ragazzo affetto da schizofrenia, che lo ha aggredito senza apparente motivo massacrandolo di calci.
Il ragazzo la sera precedente si era allontanato da casa e il padre era corso a fare la denuncia di scomparsa, avvertendo i carabinieri che senza terapia è molto aggressivo.
Attualmente, la denuncia di scomparsa comporta lo stato di allerta immediato di tutte le forze dell'ordine, cosa a mio avviso molto positiva, dato che prima occorreva attendere 24 ore perdendo tempo prezioso.
Purtroppo, in questo caso, l'immediatezza dell'allarme non è valsa ad evitare la tragedia. Il poveretto è stato aggredito in una stazione alle cinque del mattino e nel pomeriggio è deceduto.
Adesso c'è la corsa alla ricerca delle responsabilità. Il ragazzo, raccontano i giornali affamati di notizie, aveva già gravi precedenti penali: stupro di gruppo, aggressioni. E allora, si chiede il magistrato, come mai non era sottoposto a misure restrittive?
I giornalisti ci fanno sapere che era stato ricoverato presso una nota casa di cura ed era stato dimesso con la sola indicazione di assumere la terapia. E chissà quali altre fesserie scriveranno i nostri giornalisti, pur di riempire le scarne cronache locali.
Cari giudici, cari giornalisti: cosa realmente sapete voi del mondo della malattia mentale? Assolutamente nulla. Quando il ragazzo ha iniziato a commettere reati, che avete fatto? Lo avete delegato ai medici pensando che vi facessero il miracolo; ma non sapete che se uno non è dichiarato incapace di intendere e di volere nessuno può trattenerlo in una casa di cura contro volontà? E se non si vuole curare non è possibile obbligarlo a meno che non venga fatto un trattamento sanitario obbligatorio che di solito dura pochi giorni e non può essere fatto se non sussistono ben precise condizioni? E sapete quanti genitori rifiutano la malattia del figlio o la nascondono e non vogliono chiedere l'interdizione o hanno talmente tanta paura da tacere situazioni di violenza familiare? Sapete che molti familiari ricoverano malvolentieri i loro figli o parenti e spesso li fanno dimettere prima di avere raggiunto un soddisfacente compenso clinico?
Sapete voi che uno psichiatra  non ha la sfera di cristallo e non sempre è possibile prevedere se un ammalato si suiciderà o se farà del male a qualcuno? Sapete che lo psichiatra può essere accusato se fa "A" così come se fa il contrario di "A" e quindi deve giocare di fantasia nel gestire la malattia mentale?
Perché all'ennesimo reato questo ragazzo è stato lasciato libero di tornare a casa? Ed era o no aggressivo anche con i familiari? Vi siete premurati di indagare questo aspetto?
Sappiamo già cosa succederà adesso: bisognerà trovare l'ultimo medico che lo ha visitato per accusarlo di non averlo seguito. In realtà questo ragazzo aveva una terapia non solo orale, ma anche a lento rilascio. Ma i farmaci non sono bacchette magiche e quando le leggi sono carenti perché fatte da persone ignoranti in materia, tutto viene lasciato alla buona sorte.
Piangeremo questo signore per qualche giorno tramite i giornali, dimenticando che anche la famiglia del ragazzo è nel dramma e chissà da quando lo è, così come sarà nel dramma il capro espiatorio che presto verrà trovato nella persona di qualche specialista che annaspa nel mare magnum della follia delle leggi sulla psichiatria, cercando di fare il proprio dovere nel modo meno peggiore, perché solo questo si può dire di questo mestiere. Sarà lapidato nella pubblica piazza.

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